Cronache Babilonesi

Cronache Babilonesi
Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

venerdì 21 ottobre 2011

Ma perché non li processano mai?


Non ho il tempo, né la voglia e certo nemmeno la capacità di fare dotte disquisizioni sociopolitiche sull'assassinio di Gheddafi.
Quello che mi indigna è il modo in cui il potere tratta il peone-telespettatore.
In questo spensierato XXI secolo non c'è bisogno di motivazioni concrete, di analisi, di fatti veri e incontrovertibili per scatenare guerre e ammazzare poveracci.
Si vede gente agitare mitragliatori, si vedono colonne di fumo, qualche cadavere, si parla di "ribelli", non si sa nemmeno da dove vengano, si vede il dittatore di turno massacrato.
C'è sempre qualcosa che non torna.
Ma perché non li processano?
Si proclama una reductio ad hitlerorum di tutta questa gente e non se ne parla più.
Ma non c'era un tribunale internazionale?
Non si erano divertiti a Norimberga?
Sai che audience adesso ci poteva essere per un Gheddafi TV.
Livelli addirittura inauditi per un Bin Laden.
Niente. I processi ai dittatori o ai terroristi sono passati di moda.
Arriva una signora di nome Clinton e dice che gli USA preferirebbero che il tale o il tal'altro dittatore venisse preso morto? Presto fatto. Il dittatore giace nella polvere. Giustizia è fatta.
Poi uno si chiede: con che criterio una nazione non in guerra preferisce che il capo di un'altra nazione sovrana venga preso morto?
Perché non hanno voluto che Bin Laden fosse processato?
Perché non hanno voluto che Gheddafi fosse processato?
Perché del processo a Saddam Hussein lo spettatore occidentale non ha capito un cazzo? Tutto quello che Saddam diceva era percepito come l'ennesima farneticazione di un Hitler nel bunker.
Però si è visto anche il coraggio e la dignità con cui Saddam ha affrontato la morte ... quello non poteva essere manipolato.
Meglio non ripetere questi errori, no? Perché correre il rischio di un vero contraddittorio, come si dice?

Sono domande oziose, lo so. Il perché si sa benissimo.
Ma è legittimo chiederselo. I media ufficiali, naturalmente, non se lo chiedono. Preferiscono mantenere in piedi una facciata nella quale non crede più nessuno.
I nemici della democrazia, vanno democraticamente massacrati.
Il re non può essere più nudo di così ... ma nessuno è più così innocente da dirlo.
Cosa temono da un processo equo?
Vogliono evitare che i suddetti personaggi si difendano dalle accuse? Ma non è un diritto umano, sancito dall'ONU? Che raccontino certe cose? E perché non dovrebbero farlo?
Oppure temono che mostrino fierezza nei confronti degli accusatori? Un cadavere insanguinato e impolverato non incute rispetto, ma solo ribrezzo e pena.  Un uomo fiero, può essere considerato un martire. Ed è pericoloso.
Quindi niente processo. Sono solo dittatori o terroristi assassini. E' questo che si deve vedere, niente altro.
Di fronte a uno che viene acchiappato e accoppato viene facile dire se lo meritava.
Ma sarebbe invece stato molto interessante ascoltare quello che aveva da dire Gheddafi, o quello che aveva da dire Bin Laden.
Non i proclami farlocchi, quelli che si vedono con le strisce in arabo in fondo allo schermo e le facce da beduino. In quei video potrebbe esserci di tutto, magari stanno trasmettendo la ricetta del manzo arrosto, per quel che ne sappiamo noi.
No, bisognava ascoltare bene, quello che aveva da dire Gheddafi. Dopotutto era uno che ha concluso affari con mezzo occidente.
Era uno che due anni fa ha piantato le tende a Roma. Stessa cosa per Bin Laden, la cui famiglia faceva affari con i Bush.
C'è veramente qualcosa di orrendo nella sfacciataggine mista a paura dei nostri padroni americani. E nel macchiettismo servile dei nostri politici. *

Non c'è più nessun rispetto (neanche il più piccolo barlume) per l'intelligenza delle persone.
Bombardano quei paesi con bombe al fosforo e noi con migliaia di cazzate.
Il Secolo Americano prosegue. Non è detto però che arrivi alla fine. C'è sempre la Cina, c'è sempre la Russia. In mezzo ci siamo noi.
C'è molta confusione sotto il cielo.
E il cielo è nuvoloso.

* Naturalmente si può sempre discutere se non sia meglio avere come padroni gli americani, piuttosto che gli arabi o i cinesi. E' una obiezione legittima. L'antiamericanismo a tutti i costi è stupido. Conviene dunque capire bene a che padrone sottomettersi, dato che un padrone l'Italia ce l'avrà sempre.
E' il suo triste e servile karma.
Ma qui sottindendo un leopardiano nulla al ver detraendo.

5 commenti:

  1. Massimo, oltre le domande ironicamente retoriche che poni, quali sarebbero i capi d'accusa ad un processo contro Gheddafi?
    come fa un dittatore a infrangere la legge se la legge è lui?

    sui padroni, americani, cinesi o indiani, nessuno di questi è tanto scemo da non lasciare spiragli di manovra interna. gli americani ci hanno sempre tenuti per le palle, pare si siano fregati aldo moro (che equivale a dire che era pronto un colpo di stato), ma sotto l'ombra della sua palma qualcosa si è potuto fare. quella è la nostra ombra e lì dobbiamo vedere di decidere o cambiare qualcosa, se ci interessa. d'altronde, a libertà, il popolo americano mi sa che sta peggio di noi; siamo stati politicamente fortunati. ci piove addosso meno sterco di quanto meriteremmo.
    ciao

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  2. @ DInamo

    Gheddafi era stato accusato di crimini contro l'umanità da quei bei tomi di Obama, Clinton, sarkozy ecc, ecc.
    Un processo internazionale era d'uopo.
    Sono d'accordo con te. Siamo stati davvero fortunati. Infatti ho scritto (in piccolo) che l'antiamericanismo a tutti i costi è stupido.
    Il fatto è che ci conoscono. Sanno cosa aspettarsi. Lo scodinzolio continuo e l'inculata alle spalle. Bonaria, naturalmente.
    Contiamo come il due di picche a briscola ma siamo strategici.
    E relativamente innocui. Questo ci ha salvato, sempre.
    Ciao

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  3. Sì Massimo sapevo dell'accusa di crimini contro l'umanità, ma a me, dato il tasso di strumentalizzazione di questi capi d'accusa e dei suoi presupposti, credo che il processo sarebbe stato, come sarebbe comunque un processo tra vincitori e vinti, una farsa...
    con questo non dico che non dovevano processarlo, ma questa storia è talmente assurda e vischiosa falsa e partigianesca che non potevano che evitare il processo.

    ciao

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  4. @ DInamo

    E' proprio quello che volevo dire, parlando di spudoratezza di questa gente ...
    Evidentemente un processo non era possibile ...
    Questi paladini della democrazia non perdono troppo tempo.
    Tra un po' di tempo non cercheranno neanche più giustificazioni farlocche.
    Bombarderanno e faranno massacrare da qualche sgherro chiunque dia fastidio.
    Non è detto che, tra qualche decennio, non possa toccare anche a noi.
    Scenario fantapolitico? Certo, ma le cose cambiano ...

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  5. Ma perché, non trovate scandoloso che a proposito della cattura ed uccisione di Bin Laden i media (tutti!) abbiano indirettamente fatto passare per legittima la detenzione e tortura dei prigionieri di Guantanamo? Vi ricordate cosa scrivevano in quei giorni?: "La cattura ed uccisione di Bin Laden è stata resa possibile grazie agli interrogatori dei prigionieri di Guantanamo, che quindi sono stati molto utili... ".
    Ovviamente per "interrogatori utili" includevano anche il water-boarding.
    Ovviamente a Guantanamo ci sono prigionieri in attesa di processo... di un processo che non verrà mai.

    La differenza tra l'avere come padroni gli Americani piuttosto che gli Arabi o i Cinesi sta solo nel livello di trasparenza di schiavitù, probabilmente.
    Gli Americani ci danno l'illusione di poter scegliere (all'interno di un sistema da loro diretto e controllato) e di essere artefici del nostro destino. Gli altri invece imporrebbero con la forza.
    Gli Americani hanno capito da tempo che la coercizione diretta non funziona e quindi si sono inventati un sistema per cui sei tu che spontaneamente ti metti a nudo, annulli ogni residuo di privacy, consegni ogni dato riferibile alla tua persona (cos'altro è Facebook?). Siamo nel 1984 orwelliano e ancora ci illudiamo di essere liberi in un paese democratico.

    Probabilmente però metodi per sottrarsi al dominio statunitense, a livello individuale, ci sono: basta tirarsi fuori dal sistema, vivere ai margini, non lasciarsi sedurre dagli orpelli della società consumistica. Mi obblighi ad avere una carta di credito? Me ne frego. Non me la faccio la carta di credito. Non posso prenotare alberghi senza la carta di credito? Pazienza, dormo dove capita.
    Insomma, non sarà una vita facile. Ma chi l'ha mai detto che la vita debba essere facile e la felicità qualcosa a cui si ha diritto? E soprattutto, sicuri che sia la carta di credito e l'abbondanza tecnologica, che ci ha resi dipendendi dalle risorse energetiche, a darci la felicità?
    Queste però sono scelte che possiamo effettuare ormai solo a livello individuale. La società globale, al momento, non ha scampo.

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