Cronache Babilonesi

Cronache Babilonesi
Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

mercoledì 11 aprile 2012

Pensieri nani 3


La verità è una bugia con la faccia nera.
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Mi basta un mattino di sole dalle vetrate di un bar e tutti gli straordinari pagati, per credere per un attimo all'armonia universale. Sono un uomo del mio tempo.
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Il contrario di un male non è necessariamente un bene, anzi lo è molto raramente. E viceversa.
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Cosa cerchi? Informazioni. Su cosa? Gratificazioni. Cosa hai trovato? Sapore di fiele in bocca.
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Praticamente tutto quello che facciamo è privo di qualsivoglia senso, che non sia quello di giustificare la nostra chiassosa presenza.
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Triste? Ma tutt'altro, mon ami.Non c'è niente che conosca meglio della felicità. Arriva, ti colpisce e scappa via, ma rimani innamorato, per sempre. La felicità è un imprinting.
Gli uomini non si suicidano in massa per questo motivo: hanno conosciuto tutti, almeno una volta, la felicità.
La felicità è il migliore espediente messo in commercio dalla vita per propagandare sé stessa. Come fanno le belle donne, la felicità si offre solo a chi non la cerca. Bisogna guardarsi dal desiderarla. Allora, e solo allora, lei si incuriosisce di te. E comincia a girarti intorno, furtiva. Non cedere e cadrà tra le tue braccia. Per un po'.
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La gente è la gente, non siamo mai noi: come dire che la gente non esiste.
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Delocalizzateci, teste di cazzo. Non vi resta che questo. Forza, state delocalizzando tutto in nome delle eterne leggi del capitale, andate avanti. Forza, galantuomini, vi resta solo  quest'ultimo passo da compiere. Delocalizzate tutti gli italiani. Ne avrete in cambio tutto un territorio da far fruttare. A quando le deportazioni in massa? Non vi preoccupate, nessuno farà chiasso. Fazio, Scalfari, Saviano e tutti gli altri ci rassicureranno sulla necessità di questo passo decisivo per risolvere il problema del PIL. Ci adageremo come molli lombrichi in fondo alle barchette e ce ne andremo, lasciandovi soli. L'alba di un nuovo Capitale sorgerà sui vostri lividi volti di vampiri, ma non vi farà male. Sarete felici, finalmente, senza tutti quegli straccioni intorno.
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Questa pioggia, questo sole, questa alternanza di chiaro e scuro. Sedili di plastica in una sala d'attesa. Chiacchieriamo, innocenti, buffi, intenti a trovare sollievo dal mondo per mezzo di esso.
Vero viaggio è l'attesa.

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