Cronache Babilonesi

Cronache Babilonesi
Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

martedì 15 gennaio 2013

Piccoli pensieri nazisti




Quello che voglio è l’estasi.
Quello che voglio è -  tutto.
Quello che voglio è – essere Dio e strapazzare il cosmo.
Quello che voglio è – venire in faccia alla dea Kali.
Quello che voglio è la potenza assoluta dei miei cavalli neri.
Quello che voglio è condannare ai lavori forzati tutti i possessori di tatuaggi.
Quello che voglio è sodomizzare tutte le neo mamme felici della pubblicità, sentirle implorare sì fammelo ancora e ancora.
Quello che voglio è bruciare tutte le televisioni del mondo, ridurre l’umanità alla  schiavitù del bis pensiero. Amate lo spreco? E io vi faccio sprecare! Paghi 3, compri 1, anzi, paghi 4, prendi 0! E devono essere felici, perdio, tutti felici! Totale abolizione del malumore. Allegria nei condomini pieni di spazzatura, fine dell’inutile raccolta differenziata. Abolizione della differenza tra rifiuti e produttori di rifiuti.
Prima che brucino le televisioni:
Quello che voglio è l’invasione in diretta del programma di Barbara d’Urso da parte di una banda di zingari puzzolenti e sdentati che ruberanno ogni suppellettile e pisceranno e cagheranno ovunque, compreso addosso alla malcapitata conduttrice, la quale deve essere obbligata a sorridere lo stesso, anche quando le sevizieranno in diretta il barboncino.
Quello che voglio è l’esilio perpetuo in Rwanda di Fazio e della Littizzetto. Devono vivere con la popolazione e come la popolazione. Gli deve essere impedito di far parte di qualsivoglia ONG o ONLUS caritatevole. Devono divenire essi stessi oggetto di carità.
Quello che voglio è lo smantellamento delle cosiddette nazioni. Così come siamo, feudi e pascoli sono più che sufficienti.
Quello che voglio è il cannibalismo definitivo. Il miliardo e mezzo di obesi esistenti sul pianeta venga utilizzato come cibo per il miliardo di persone denutrite. Quando il miliardo di persone denutrite diverranno obese per essersi sovralimentati con i ciccioni, si ripeta il trattamento fino alla fine del ciclo cosmico. Lungi dal farsi prendere dal falso timore di qualche violazione dei diritti umani, i fautori di tale progetto verranno insigniti del premio Nobel per la pace. Non si offendano i ciccioni. Essere mangiati non è la cosa peggiore che può capitare. Succede già a milioni di creature, compreso polli e maiali di cui vi ingozzate.
Quello che voglio è l’abolizione dei viaggi. La gente deve essere obbligata a marcire in casa. Chi vuole viaggiare deve essere disposto a donare come minimo un rene. I viaggi più lunghi avverranno a dorso di cammello o in dirigibile: i viaggi più brevi a piedi. Con l’impossibilità di muoversi facilmente, la gente sarà costretta a iniziare a pensare a cos'è veramente la propria vita, a cosa è diventata. 
Ne potrebbero nascere conseguenze curiose.
Quello che voglio è la demolizione del ridicolo culto dell’infanzia. Vaffanculo ai bambini, al cinema per bambini, ai programmi per bambini, ai giochi per bambini. Si ripristinino i cortili, dove i marmocchi si possano scannare in pace tra di loro, senza alcun intervento di qualsivoglia adulto. Potrebbero perfino divertirsi.
Quello che voglio è che una badilata di merda colpisca in faccia ogni singolo politico italiano,  ogni mattina, per dieci anni. Dovunque siano, qualunque cosa facciano. Devono trovare controproducente occuparsi della cosa pubblica.
Quello che voglio è che Jovanotti venga messo in condizione di non nuocere mai più all’ecumene con altre canzoni. Trovargli un lavoro come lavoratore dei campi a cottimo sarebbe un’opzione soddisfacente. Naturalmente deve svolgersi dall’altra parte del globo.
Quello che voglio è la soluzione definitiva del conflitto mediorientale. All’uopo occorre ricostruire l’Impero Romano.
Quello che voglio è un programma eugenetico spietato e preciso. Chiunque abbia in sé il gene della politica deve essere sterminato.
Quello che voglio è che Monti e la Fornero siano condannati a lavorare in un fast food per il resto dei loro giorni e che gli venga commutata la pensione in hamburger. E che siano obbligati a mangiarli fino alla morte. E anche un po’ dopo.
Quello che voglio è che la BCE sprofondi sotto terra. Con tutti dentro. Chi sopravvive deve essere nutrito di cartamoneta. Via flebo.
Quello che voglio è l’apertura di speciali campi di lavoro per i proprietari di SUV.
Quello che voglio è l’abolizione non del calcio, ma dei calciatori.
Ai più bravi deve essere consentito di saltellare in un cortile e avere le noccioline gratis. I soldi dei loro contratti devono essere devoluti in opere di bene come la distribuzione obbligatoria di preservativi nel Terzo Mondo.
All’uopo potrebbe essere utilizzata la Littizzetto, già esule in Rwanda. Dovrebbe insegnare l’uso comune del preservativo agli africani, con esempi pratici su come infilarne uno. Unirebbe l’utile all'inguardabile.
Quelli che non vogliono usare il preservativo devono essere subito inviati nella Santa Sede e lì obbligatoriamente ospitati, con tutta la famiglia. Naturalmente Città del Vaticano sarà preventivamente murata e isolata. L’obiettivo, ambizioso, lo riconosco, è fare implodere la Santa Sede, mentre adempie, finalmente, alla sua missione di soccorrere i più deboli.
Perché la vita, si sa, è sacra. 

1 commento:

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